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martedì 16 dicembre 2014

Come sopravvivere ad un papa disastroso e rimanere cattolici

di Francisco José Soler Gil
Può un cattolico pensare che un papa sia disastroso? Certo che sì. Può un buon cattolico credere che dietro la scelta del papa ci sia lo Spirito Santo? Evidentemente no.

Sarebbe sufficiente ricordare la risposta, al riguardo, che l’allora cardinale Ratzinger diede al suo intervistatore, il prof. August Everding, in una famosa intervista del 1997. Il prof. Everding chiese all’allora “custode della fede” se fosse veramente lo Spirito Santo il responsabile diretto dell’elezione del papa.

La risposta di Ratzinger fu, come sempre, semplice ed illuminante:

«Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon

domenica 13 novembre 2011

La fine della politica

"Per decenni siamo stati seppelliti sotto tonnellate di retorica democratica, e abbiamo commesso l’errore di pensare che la democrazia fosse non solo un sistema di governo, ma un vero e proprio valore morale assoluto intrinseco, coincidente con l’apogeo della storia delle dottrine politiche. Il processo rivoluzionario cominciato con la Rivoluzione francese ha lavorato alacremente per diffondere il sistema democratico nel

lunedì 10 ottobre 2011

Violenza dei pacifici (molli)

È una singolare verità come la mollezza sia sorella della violenza. Corrompete gli uomini ne' costumi; gli avrete resi feroci, crudeli. Tanto è vero che il piacere solo non può esistere; degenera in furore, si cangia in atrocità. La sola giustizia, figlia del tranquillo lume della regione, quando s'introduce nell'uomo, si rende quasi mediatrice tra il piacere e la forza; e moderando il primo, toglie le fiere vendette della seconda.
(Antonio Rosmini, Sulla felicità, Città Nuova ed., p. 240)

mercoledì 14 settembre 2011

Roma ladrona

I pochi signori di Roma organizzarono un vasto latrocinio contro tutto il mondo conosciuto, da cui nessuna famiglia poteva salvarsi: e quando si asciugò anche questa sorgente di ricchezza ... allora la corruzione che si sfogava nelle mode e ne' lussi, non trovando più alimento bastevole, si tramutò in ira brutale e dilettossi della sola crudeltà, compiacendosi del solo sangue.
(Antonio Rosmini, Sulla felicità, Città Nuova ed., p. 130-131)

lunedì 2 maggio 2011

Non ho festeggiato

lunedì 4 aprile 2011

Unità d'Italia 150 anni dopo. Le ferite, la speranza.

Ventinove minuti per capire i 150 anni dell'unificazione politica d'Italia al di là della propaganda. Un documentario perfetto!

martedì 12 ottobre 2010

Mettersi i guanti

Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
(Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, Adelphi 2005, p. 139)

giovedì 8 luglio 2010

Nonna...

Sono passati più di dieci anni dalla morte della Nonna Rosa. Ora non c'è più nemmeno la sua tomba, grazie a leggi che profanano anche la dignità dei morti. La ricordo con affetto tramite questa foto della sua tomba, completamente ricoperta di rose, prima che fosse data ad altri. Sulla croce era inciso: Rosa Gualandi Graziosi qui aspetta la resurrezione dei morti.
R.I.P.

martedì 22 dicembre 2009

Biblioteca


L’8 dicembre di quattrocento anni fa (1609) il cardinale manzoniano Federico Borromeo inaugurò a Milano la Biblioteca Ambrosiana, la prima «pubblica» in senso moderno al mondo. I libri (roba preziosissima, al tempo) venivano dati a chiunque li richiedesse. Per leggere o consultare erano a disposizione sedie, tavoli, scranni, nonché penne, carta e calamai per prendere appunti. Addirittura, in sala erano sempre presenti, a turno, esperti nei vari rami a disposizione dei frequentatori per assisterli e consigliarli. Le sale erano riscaldate e i tavoli provvisti di pedane poggiapiedi per non affaticare le gambe. Questa era la Chiesa della Controriforma nella, per giunta, Milano spagnola.

domenica 8 novembre 2009

Smania pedagogica

La smania pedagogica è stata il consigliere delle peggiori sciocchezze della storia e dei suoi più orrendi crimini.
( Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito)

venerdì 21 marzo 2008

Cina comunista, complici occidentali e Tibet

La Cina ha occupato con la forza militare il libero paese del Tibet nel 1949. Nessuno ha mosso un dito per difedere il Tibet come si fece per il Kuwait nella Guerra del Golfo. Addirittura, nello sciagurato periodo del secondo governo Prodi, Prodi stesso ha visitato la Cina facedo mille salamelecchi e dichiarando la Cina un paese amico, partner commerciale privilegiato, infischiandosene - o forse apprezzando - le 10.000 condanne a morte annuali, i milioni di aborti forzati, la repressione nel sangue di ogni desiderio religioso e di libertà. Ora i tibetani sono stufi dell'oppresione dell'invasore comunista e si stanno ribellando. La Cina reprime nel sangue la legittima rivolta. Il Papa invita al dialogo e il ministro degli esteri cinese dichiara, senza vergogna:"La cosiddetta tolleranza non può esistere per i criminali, che devono essere puniti secondo la legge" in risposta all'appello di Benedetto XVI. Le olimpiadi cinesi devono essere annullate finchè la Cina non recede dal suo imperialismo comunista violento e assassino. Strano che nessun pacifista o comunista nostrano si accorga della situazione, faccia lo sciopero della fame, protesti davanti alle ambasciate cinesi ecc. ecc. Che temano di morir di fame prima di essere esauditi? O forse temono di dover capire che la propria ideologia è spazzatura?

venerdì 18 gennaio 2008

In arrivo la persecuzione violenta?

Il Centro Culturale Lepanto parteciperà con una sua delegazione ed i propri stendardi con il simbolo associativo del crociato alla manifestazione popolare di solidarietà col Papa, in occasione della preghiera dell’ Angelus che si terrà domenica prossima in piazza San Pietro. Già il 16 gennaio il Centro Culturale Lepanto ha espresso la propria posizione in un manifesto intitolato “Può il Papa essere maestro nella Sapienza?” pubblicato come messaggio a pagamento su metà pagina dell’edizione nazionale del quotidiano “Il Tempo” (riprodotto sul sito www.lepanto.org).
Il Presidente del Centro Culturale Lepanto, Fabio Bernabei, osserva che quanto avvenuto alla Università Sapienza conferma un fatto grave: a 40 anni dal ’68, la setta “sessantottina”, pur avendo perso il consenso delle nuove generazioni, mantiene un potere culturale, mediatico, politico sufficiente per imporre il proprio volere alla maggioranza del popolo italiano. Le forze laiciste continuano a promuovere una vera campagna di odio contro la Santa Chiesa Cattolica e particolarmente contro il Sommo Pontefice. Il relativismo del “pensiero debole” s’impone sostenuto dai “poteri forti”. Giornali, libri, televisioni, film, cartelloni e spot pubblicitari rovesciano continuamente torrenti di calunnie, accuse, insulti e derisioni, pretendendo d’isolare e mettere a tacere la Chiesa, specialmente quando insegna ed esige il rispetto di Dio, della morale, del diritto naturale e della famiglia. Questa campagna, sostiene Bernabei, cerca d’intimidire i cristiani, nella illusione ch’essi rinuncino a testimoniare la Fede nella vita pubblica. Tutto ciò sembra preludere a quella persecuzione violenta descritta dall’ormai noto “terzo segreto” di Fatima: persecuzione che, comunque, potrà solo affrettare il trionfo della Chiesa profetizzato dalla Madonna nel 1917. Nell’esprimere la propria piena solidarietà al Papa il Centro Culturale Lepanto formula anche l’augurio che l’episodio serva ad aprire gli occhi a coloro che tuttora s’illudono di poter “dialogare” e perfino collaborare con la Rivoluzione laicista anticristiana, ed implora Dio affinché confermi la protezione paterna su tutta la Chiesa ed affretti il momento della finale riscossa cristiana.

www.lepanto.org
email: [email protected]
tel. fax 06.60513116

sabato 12 gennaio 2008

Medjugorje e i Dieci Segreti (2 parte)

"Ora che satana è sciolto dalle catene...": sono parole drammatiche dell'1 gennaio 2001 che la Regina della Pace ha dato a un'umanità che ha ormai cercato di eliminare la fede autentica dalla dimensione pubblica della vita sociale. Di lì a a poco più di nove mesi si scatena il satanico attacco del terrorismo islamico all'occidente. La Madonna ha sempre, dalla rivoluzione borghese (francese) in avanti dato messaggi di allarmi e di speranza prima che le peggiori catastrofi accadessero. Dal 1789 alla rivoluzione comunista, nazista, al genocidio del Ruanda e Burundi, alla guerra di Bosnia, all'attacco alle due torri a New York. Mentre il mondo va all'inferno in carozza sdilinquendosi davanti alle bestie a sterminando con l'aborto i figli di Dio, i cattolici autentici tendono l'orecchio per ascoltare la Voce del Cielo.

giovedì 1 novembre 2007

Elisabeth: il solito film anticattolico

Ho avuto la pessima idea di andare a vedere, dopo un anno che non mettevo piede in un cinema, il film "Elisabeth - The golden age". La trama è esilissima. Re Filippo di Spagna è un re cattolicissimo, caricaturale, tutto candele, vestiti scuri, croci e rosari. Parla come un invasato insultando la regina Elisabetta d'Inghilterra perchè è un'eretica usurpatrice (vero). I suoi collaboratori in terra inglese sono degli oscuri, brutti figuri tra i quali spicca un sadico gesuita inquisitore. La regina Maria Stuarda - cattolica e tenuta prigioniera da Elisabetta - è una complottatrice da strapazzo, brutta, nevrotica e falsa. La regina Elisabetta è una donna sola, con le grandezze e le debolezze della donna-regina vergine e sola: l'avventuriero Bradley conquista in America una terra che, in onore della sua illibatezza, chaima Virginia. Tale generosa vergine, dalle esplicite (nel film) tendenze bisessuali, offre la sua vita per la "libertà di coscienza" (chissà cosa diamine significa?) del suo popolo: se la Invincibile Armata spagnola vincerà arriverà il babau (l'Inquisizione). Nella battaglia navale il vento cambia e mette in difficoltà l'Armata spagnola: buon gioco per gli inglesi è gettarvi contro navi incendiarie che fanno colare a picco l'Invincibile Armata. Il babau cattolico è sconfitto. Si chiude il film con delle scritte che ricordano che da quel momento la Spagna entra in crisi economica, di lì a dieci anni il devoto cattolico Filippo muore, mentre l'Inghilterra comincia a prosperare.
Insomma, la solita porcata anticattolica cui i media purtroppo ci hanno abituati. Come dimenticare Le Crociate, dove i cattivi cattolici facevano brutta figura davanti ai nobili e buoni mussulmani?
La continua falsificazione radicale della storia con l'unico intento di sradicare la fede autentica e salvifica, cioè quella cattolica, continua la sua diabolica opera grazie ai potentissimi mezzi "laici". Di fronte a questo lavaggio del cervello l'unica risposta immediata è quella che ho scelto per me e per la mia famiglia: in casa non deve entrare la televisone, e di film al cinema se ne vedono uno o due all'anno. Questa volta ho sbagliato film.

Arte sacra