Tutti i libri di Giovanni Zenone e il meglio dell'editoria cattolica
li puoi trovare anche nella Libreria Fede & Cultura
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mercoledì 30 settembre 2015

Dalla tutela delle minoranze alla dittatura dei mentecatti

di Giovanni Zenone
Questa mattina al radiogiornale ho percepito con maggiore chiarezza i difetti di pronuncia dei giornalisti. Difetto grave in chi usa proprio la voce per comunicare, quasi come se un taxista fosse senza patente. Erre moscia, la gl pronunciata j (fijio invece che figlio), erre alla francese (da sinistri radical chic), per non parlare dei congiuntivi dimenticati in favore dell'indicativo... 
Questo piccolo fatto che testimonia la deriva sociale e lo svaccamento culturale e professionale, mi ha suscitato una riflessione più generale.
Ingannando i popoli le nuove dottrine sono partite dalla tutela delle

lunedì 22 giugno 2015

In difesa dei nostri figli

di Antonio Socci
UN MILIONE DI PERSONE, DI PADRI, DI MADRI E DI FIGLI E’ ANDATO IN PIAZZA PER DIFENDERSI DALL’INDOTTRINAMENTO E PER OPPORSI ALLA DEMOLIZIONE DELLA FAMIGLIA.
Anzitutto dobbiamo dire tutti un grande grazie a Kiko e al Cammino neocatecumenale. Siete stati grandi!
Fuori da questa bellissima festa di popolo c’era solo il solito mons. Galantino che aveva sfoderato un concetto che non ha nulla a che fare col cristianesimo:
“Un cristiano che si mette CONTRO qualcuno o qualcosa già sbaglia il passo”.
Una frase che suona come UNA BOCCIATURA DELLO STESSO GESU’. E POI DI TUTTA LA STORIA DEI MARTIRI CRISTIANI E DEI GRANDI TESTIMONI DELLA FEDE!!!
I capi di CL si sono accodati all’incredibile Galantino invece che ai vescovi amici del Movimento. Così si sono trovati

sabato 2 maggio 2015

Quando la Chiesa sbrana se stessa

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Un libro di cui ho fatto la prefazione, una storia che ho già vissuto io per primo, subendo ogni sorta di angherie da parte di una Chiesa, quella veronese, che ha dimostrato di essere succube e complice, per convinzione o per debolezza non lo so, di forze anticristiane, e anticattoliche. I danni economici, personali, morali che ho subito da queste persone che non si possono chiamare preti o vescovi, ma nemmeno uomini, per la bestiale disumanità con cui hanno trattato me e altri pari miei, sono inenarrabili. Ma da par loro se ne infischiano, il problema non li tange. Si sono levati un problema dai piedi e ritengono la cosa risolta. Ora questi fatti si stanno ripetendo con un odio teologico inspiegabile. Chissà se Papa Francesco farà qualcosa per fermare questo clero putrefatto.

Giorgio Nadali
Professore, dietro la lavagna!
La storia di un insegnante di religione rimosso perché troppo cattolico
Editore: Fede & Cultura
Prefazione: Giovanni Zenone
Pagine: 96
Collana Saggistica n. 72
ISBN : 9788864093918
ISBN eBook: 9788864093925
Data di pubblicazione: Maggio 2015

10.00 € 10.00 €
6.00 €

In poche parole:
Il racconto di un caso che ha messo in luce la difficile situazione degli insegnanti di religione, attaccati dalla Chiesa e dal mondo.
Descrizione:
Nell’assenza di criteri chiari e di programmi definiti e vincolanti, continuamente sotto scacco per il rischio di perdere studenti, gli insegnanti di religione vivono una situazione istituzionalmente debole e svantaggiata rispetto a quella degli insegnanti di altre materie. È il caso di Giorgio Nadali, a cui dopo 26 anni è stata revocata l’idoneità a insegnare religione nelle scuole pubbliche per aver proiettato in una classe di liceo un famoso video antiabortista sulla soppressione dei feti. La conferma della revoca da parte della Curia di Milano dimostra inoltre come, ancora una volta, gli insegnanti di religione non possano contare nel momento del bisogno sul sostegno della Chiesa, la quale, anzi, è sempre più ansiosa di dialogo con il mondo, magari anche a scapito della Verità.


martedì 31 marzo 2015

Progresso?

di Giovanni Zenone
Avete mai sentito dire da qualche giovane o da qualche giovanilista "Questo è un modo vecchio di pensare, i tempi sono cambiati!"? Con l'implicita affermazione che le cose passate siano superate, inservibili per il presente e per il futuro, da rigettare. Se per un certo verso e per certe cose questa frase può aver senso, fatti salvi i continui corsi e ricorsi della storia in quasi tutti gli argomenti, per un altro è una frase disonesta. Quando infatti si dichiara vecchia una norma morale intramontabile e la si sostituisce con l'immoralità, allora non si è giovani, non si ama il bene che germina fresco, ma ci si sprofonda a

venerdì 22 novembre 2013

La sinistra italiana è felice

di Giovanni Zenone

Un volontario delle torture
Il governo comunista cinese ha deciso di chiudere tutti i laogai, cioè i lager dove sono utilizzati fino alla morte e oltre la morte decine di milioni di schiavi che permettono all'economia gialla di vendere a un quarto del prezzo le merci rispetto ai paesi civili. Nei laogai le donne sono stuprate e torturate in modi terrificanti al solo nominarli e inconcepibili. La bestialità umana e cinese fa schifo persino ai demoni. Gli uomini subiscono trattamenti analoghi. I turni di lavoro sono ben oltre le 18 ore di lavoro quotidiane. Alcune migliaia di schiavi sono immersi tutto il giorno a lavorare in acqua mescolata ad acidi che generano piaghe che non venendo curate portano alla morte in poche settimane. I feti degli aborti procurati sulle 

mercoledì 20 novembre 2013

Il Papa ha letto e cita il mio libro

Rileggendo l'omelia di Papa Francesco del 18 novembre 2013 mi rendo conto che non solo ha letto e citato il capolavoro di Robert Hugh Benson da noi pubblicato, ma anche il mio proprio libro best-seller "A sinistra di Dio". Quando il Papa infatti parla del pensiero unico progressista e globalista di marca adolescenziale cita quasi pari pari alcuni brani del mio libro che riporto qui di seguito. Con buona pace dei rifiuti clericali (quasi tutti in posti di potere) indietro di 50 anni coll'orologio della storia che ancora si abbeverano e danno da bere ai loro ignari fedeli le acque putrescenti dell'ideologia.

Dal volume "A sinistra di Dio" pp. 88-89
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Sarebbe ora superfluo continuare l’esposizione dell’origine del laicismo indicato come sinistra in quanto categoria antropologica. È utile però ricordare che l’opzione contro la verità, per il sentimento, contro la ragione e contro ogni forma di autorità, financo quella della realtà, ha radici sì diaboliche, ma anche il diavolo si serve di cause umane. Il blocco nello sviluppo della conoscenza a livello del solipsismo cartesiano e kantiano, la chiusura nel proprio egoismo, la disobbedienza elevata a sistema di vita, la volontà autonomista e perciò rivoluzionaria che tende a soppiantare la verità con la propria volontà, sono certamente tutte derive del peccato originale, ma hanno anche una ragione psicologica semplice: tale coacervo di assurdità somiglia in modo sorprendente alla vitalità contraddittoria

martedì 19 novembre 2013

Non si può negoziare ciò che è essenziale al proprio essere

di don Gino Oliosi
Il “progressismo che poi si rivela adolescenziale  partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita. Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri valori dovrebbero sottostare. Così Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica

Leggi il libro suggerito dal Papa! Clicca

C’è un’insidia che percorre il mondo. E’ quella della “globalizzazione dell’uniformità egemonica” caratterizzata dal “pensiero unico”, attraverso il quale, in nome di un progressismo che poi si rivela adolescenziale, non si esita a rinnegare le proprie tradizioni e la propria identità. Quello che ci deve consolare è che però davanti a noi c’è sempre il Signore fedele alla sua promessa, che ci aspetta anche infedeli, ci ama, ci perdona, ci protegge. Nelle sue mani andremo sicuri su ogni cammino. E’ questa la riflessione proposta da Papa Francesco lunedì mattina, 18 novembre 2013, durante la Santa Messa a Santa Marte e riportata dall’Osservatore Romano del 19 novembre. Il pontefice ha avviato la sua riflessione commentando la lettura tratta dal primo libro dei 

domenica 10 novembre 2013

Una gran notizia per gli ebrei italiani

di Marco Respinti
Moni Ovadia sbatte la porta e se ne va. Lascia la Comunità ebraica di Milano. Si de-ebraizza. Si de-semitizza. Si de-israelizza. Non regge più il fatto che la Comunità ebraica sia… filoebraica.
Gli sta sul piloro che gli ebrei milanesi tengano per Israele. Non sopporta che il monopoliodell’ebraismo non lo detenga in esclusiva la Sinistra. Per Ovadia, infatti, è quasi un olocausto il fatto che gli ebrei della mia città vogliano - dice lui - «israelizzare» il proprio milieuChapeau. Era da tempo che sognavo una notiziona così, e quindi ringrazio sinceramente l’esimio teatrante. Ora infatti il quadro è assolutamente più chiaro.
Confesso infatti che, fino a oggi, mi recava un certo imbarazzo lo sfoggiare con orgoglio la miasimpateticità nei confronti del popolo ebraico e la mia amicizia con lo Statomoni ovadia d’Israele (che coltivo serenamente pur criticando, con rispetto cattolico, il giudaismo religioso), il quale, avamposto dell’Occidente - leggi mondo libero e civile, pur con tutte le sue enormi magagne e stanchezze palesi - è da sempre impegnato in unaguerra terribile contro quelle forze del male che si sono votate al suo annientamento fisico, alternando allegramente un missile sparato al mattino presto sui bimbi della Galilea che vanno a scuola e un attentato contro gli odiati “cristiani” del nostro mondo e i loro “agenti” locali.
Mi creava imbarazzo perché tale sfoggio comportava il trovarsi oggettivamente e automaticamente in compagnia di

lunedì 29 luglio 2013

Intollerante?


«La Chiesa è ferma nei principi perché crede, è duttile nelle applicazioni perché ama; i nemici della Chiesa sono duttili nei principi, perché non credono, e rigidi nelle applicazioni, perché non amano».
(Réginald Garrigou-Lagrange

venerdì 19 aprile 2013

Mortadella

Prodi Bocciato al Quirinale: godo!

sabato 13 aprile 2013

Ma perché poi una donna?

di Giovanni Zenone
Gli asini in coro ragliano "Una donna in Quirinale!". Anche tanti pseudo-cattolici del dialogo, del compromesso, della svendita dei valori non negoziabili ai saldi di fine stagione si sono uniti a questo coro ragliante. Non si trova chi si ponga la semplice domanda della ragione e della tradizione: ma perché mai ci vorrebbe una donna come presidente della nostra repubblica delle banane? Perché mai, poi, fra tutte le donne proprio una lesbica rinomata e incallita? Da quando in qua l'autorità è rappresentata dalla donna? Questo  empio progetto fa parte del gran disegno rivoluzionario che vuole sovvertire l'ordine naturale con una sua

venerdì 5 aprile 2013

Emma for Never!!!

No alla Bonino al Quirinale!  Le perversioni non possono essere istituzionalizzate fino a questo punto. Contribuisci a far sapere a ogni parlamentare chi e che razza di persona sia Emma Bonino! Fai la tua donazione perché ad ogni parlamentare arrivi martedì prossimo il libro scritto dall'ex tesoriere dei radicali Danilo Quinto. Scopri e poi svela le trame diaboliche che vorrebbero portare la Bonino nel palazzo  dei Papi.
Acquista il libro e scoprirai che i film horror a confronto sono rose e fiori...
Fai la tua parte!

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giovedì 4 aprile 2013

No alla Bonino in Quirinale

di Giovanni Zenone
Clicca per info e acquisti
Non vogliamo che Emma Bonino, paladina dell'omosessualità, della droga libera, dell'aborto senza limiti, della transessualità, delle perversioni d'ogni più sordida specie diventi presidente della repubblica. Non possiamo accettare che la decomposizione della civiltà e dell'umanità diventi l'istituzione più alta della repubblica. Per scongiurare una tale iattura chiedo che sosteniate la campagna per inviare ad ogni parlamentare una copia del libro di Danilo Quinto "Emma Bonino dagli aborti al Quirinale?" che dobbiamo spedire entro tre o massimo quattro giorni per informare senatori e deputati di che razza di persona sia quella che una cosca politica trasversale vorrebbe ad occupare il palazzo dei Papi.
Per fare la tua donazione perché questo atto politico di civiltà che passa per l'informazione dei nostri politicanti versa la cifra che puoi all'iban IT59T0200811723000040977857 intestato a Fede & Cultura o al conto corrente postale n. 83065748 intestati a Fede & Cultura con causale "donazione no Bonino in Quirinale".
Diffondete questo messaggio perché la civiltà umana e cristiana non sia affogata nel fango radicale. Difendiamo la luce dalle

lunedì 4 febbraio 2013

Famiglia Cristiana è pro-gay!

Famiglia Cristiana è pro-Gay

di Mario Palmaro
“Mamma, mamma, che cos’è una lesbica?”. La mamma di Pierino ha un attimo di smarrimento, vacilla, cerca di organizzare la risposta, ma per prima cosa chiede al suo bambino: “Dove hai sentito quella parola? Al telegiornale, a scuola o forse al campo sportivo?”. “No mamma: l’ho letta su Famiglia Cristiana”. Al che la povera genitrice corre in soggiorno a sfogliare la gloriosa rivista cattolica dal nome rassicurante. E qui la povera donna scopre, con sgomento, che Pierino dice la verità. Perché nel numero 2 di Famiglia Cristiana di quest’anno, 13 gennaio, sulla terza di copertina campeggia una pagina di pubblicità

sabato 29 dicembre 2012

La madre dei Giuda non abortisce mai

Come sappiamo sono sempre più numerosi i traditori della Fede, i seguaci di Saruman per usare l'esempio letterario di Tolkien, i cattolici del dialogo o cattolici di sinistra, o democratici che dir si voglia per esemplificare con la politica. Il mio articolo Prudenza o vigliaccheria? ha così colpito nel segno che c'è stato subito chi ha gridato di dolore e ha vomitato la rabbia di sentirsi

sabato 22 dicembre 2012

Il prototipo del cattolico di sinistra

di Giovanni Zenone
Saruman
Ho visto il film "Lo Hobbit" coi miei figli. In esso fa sinistro capolino Saruman, lo stregone che ne Il Signore degli anelli sarà il principale nemico umano del Bene. Ne Lo Hobbit non è ancora passato dalla parte di Sauron, il Nemico, ma già si capisce che finirà per consegnarglisi. Perchè dai discorsi che fa si dimostra il prototipo dell'uomo di sinistra, del cattocomunista. Egli infatti minimizza il male, fa le spallucce al saggio Gandalf e lo sbeffeggia perchè si allarmerebbe troppo. Col bel risultato di fare il gioco del

martedì 27 novembre 2012

Empia inquisizione

Un Sacerdote scrive per Fede & Cultura che gli tiene il blog con i suoi interventi di divulgazione del magistero del Papa? Dopo che è finita - purtroppo - la Santa Inquisizione, è sorta in sordina - nel postconcilio, non ufficialmente, ma efficacissima, l'empia inquisizione di preti e vescovi modernisti. La quale interviene con prontezza di cobra. Il Sacerdote che ha l'ardire di pubblicare

giovedì 8 novembre 2012

Italia senza speranza

Non ho nessuna fiducia che l'Italia possa risorgere dal letame ideologico e politico da cui è sommersa. L'unica soluzione sarebbe un re, un duce, capace di eliminare la metà dei dipendenti statali da un giorno all'altro, tutti i parlamentari, togliendo loro ogni vantaggio in modo retroattivo, riducendo a un massimo di 3000 euro al mese lo stipendio di qualunque dipendente pubblico. Ma fintanto che la peste democratica infetta le menti italiane non vedo possibilità. C'è una sola soluzione: espatriare. Che l'Italia vada a fondo, muoia Sansone e tutti i Filistei: meglio andare in un paese più civile, dove la corruzione non è così istituzionalizzata come da noi.

venerdì 12 ottobre 2012

Le magnifiche sorti e progressive del Concilio

Alla lettura dell'articolo "Al riparo dal mondo" di Danilo Quinto vorrei aggiungere la mia modesta riflessione.

Uno dei ritornelli coi quali si esalta le nuova messa inventata dopo il Concilio recita più o meno così:
prima del Concilio/nuova Pentecoste tutto era in latino, la gente non capiva niente, la messa aveva per centro solo il prete, così alla gente non restava che recitare il rosario, perdendo quindi tutta la ricchezza spirituale della messa. Dopo il Concilio/nuova Pentecoste  con le lingue vernacole tutti capiscono tutto, al centro c'è il mistero della

mercoledì 26 settembre 2012

Ora d'irreligione

di Giovanni Zenone
Partendo dal presupposto che se una persona è ministro della repubblica italiana dev'essere certamente una persona di compromesso (purtroppo quasi sempre morale) soprattutto in questo governo golpista, facciamo nostra tuttavia la proposta del ministro Profumo che si cambino i programmi dell'ora di religione cattolica. È risaputo ormai - infatti - che con metodo gramsciano oltre a tutte le altre cattedre i nemici della fede  e

Arte sacra