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mercoledì 30 settembre 2015

Dalla tutela delle minoranze alla dittatura dei mentecatti

di Giovanni Zenone
Questa mattina al radiogiornale ho percepito con maggiore chiarezza i difetti di pronuncia dei giornalisti. Difetto grave in chi usa proprio la voce per comunicare, quasi come se un taxista fosse senza patente. Erre moscia, la gl pronunciata j (fijio invece che figlio), erre alla francese (da sinistri radical chic), per non parlare dei congiuntivi dimenticati in favore dell'indicativo... 
Questo piccolo fatto che testimonia la deriva sociale e lo svaccamento culturale e professionale, mi ha suscitato una riflessione più generale.
Ingannando i popoli le nuove dottrine sono partite dalla tutela delle

lunedì 22 giugno 2015

In difesa dei nostri figli

di Antonio Socci
UN MILIONE DI PERSONE, DI PADRI, DI MADRI E DI FIGLI E’ ANDATO IN PIAZZA PER DIFENDERSI DALL’INDOTTRINAMENTO E PER OPPORSI ALLA DEMOLIZIONE DELLA FAMIGLIA.
Anzitutto dobbiamo dire tutti un grande grazie a Kiko e al Cammino neocatecumenale. Siete stati grandi!
Fuori da questa bellissima festa di popolo c’era solo il solito mons. Galantino che aveva sfoderato un concetto che non ha nulla a che fare col cristianesimo:
“Un cristiano che si mette CONTRO qualcuno o qualcosa già sbaglia il passo”.
Una frase che suona come UNA BOCCIATURA DELLO STESSO GESU’. E POI DI TUTTA LA STORIA DEI MARTIRI CRISTIANI E DEI GRANDI TESTIMONI DELLA FEDE!!!
I capi di CL si sono accodati all’incredibile Galantino invece che ai vescovi amici del Movimento. Così si sono trovati

martedì 31 marzo 2015

Progresso?

di Giovanni Zenone
Avete mai sentito dire da qualche giovane o da qualche giovanilista "Questo è un modo vecchio di pensare, i tempi sono cambiati!"? Con l'implicita affermazione che le cose passate siano superate, inservibili per il presente e per il futuro, da rigettare. Se per un certo verso e per certe cose questa frase può aver senso, fatti salvi i continui corsi e ricorsi della storia in quasi tutti gli argomenti, per un altro è una frase disonesta. Quando infatti si dichiara vecchia una norma morale intramontabile e la si sostituisce con l'immoralità, allora non si è giovani, non si ama il bene che germina fresco, ma ci si sprofonda a

lunedì 12 gennaio 2015

L'Europa è morta. Abbandoniamo il cadavere

di Giovanni Zenone
L'Europa apostata ha rinnegato formalmente tutti i suoi valori fondanti e non le è rimasta che una caricatura di essi, una caricatura blasfema e disgustosa che ha in Charlie Hebdo l'immagine oggi più rappresentativa. Non c'è quindi da stupirsi che, davanti a una cultura e una civiltà del nulla, come le definiva il Card. Biffi, una cultura intrinsecamente violenta, come l'Islam, ma con una identità forte abbia la meglio e non trovi chi la ostacoli. Per difendere il nulla nessuno è disposto a dare o anche solo rischiare la vita. Tutt'altra situazione fu quella, più volte avveratasi, in cui lo stesso Islam violento e barbaro cercò nei secoli passati di

martedì 11 febbraio 2014

Cattolici deboli

di Giovanni Zenone
Una delle cose più dolorose, nella vita della Chiesa Cattolica oggi, è aver a che fare con i buoni cattolici. Trascuro per ora il rapporto con gli eretici modernisti progressisti. Essi in realtà non fanno parte della Chiesa perché se ne sono allontanati con l'adesione all'eresia, anche se formalmente ne fanno ancora parte, e spesso ai livelli più alti, abili come sono ad occupare tutti i posti di potere e di lucro interni alla Chiesa. Metto invece a fuoco il rapporto con i cattolici migliori, quelli

lunedì 16 dicembre 2013

Dizionario di imbecillese

di Giovanni Zenone
Uno dei massimi crimini della modernità è - come profeticamente narrò Orwell nel romanzo 1984 e Aldous Huxley ne Il mondo nuovo - la deformazione del linguaggio, la distorsione delle parole per significare altro da ciò che di per sé significano. In tal modo il linguaggio da rivelativo della verità è diventato occultativo. Le ideologie di fine '800 e inizio '900, che tanto male hanno prodotto col socialismo/comunismo e i suoi nipotini, l'ideologia verde, omosessualista, pedofilista, femminista, transessualista, bestialista ecc. sono esattamente il prodotto del linguaggio ingannevole e occultativo partorito dalla fantasia malignamente ispirata di supposti filosofi e pensatori. I duecento milioni di morti provocati dal comunismo e il miliardo di morti provocato dalla rivoluzione sessuale, dall'omosessualità, femminismo ecc. coalizzati nella diffusione dell'aborto sono la conseguenza diretta dei crimini linguistici cioè di pensiero. Gli stessi crimini che, se una volta erano riservati a pochi "pensatori" e filosofi", oggi sono diventati l'abitudine delle masse decerebrate che vivono la neolingua in continua evoluzione vomitata dalla TV e da internet.
Propongo che i lettori mi aiutino a compilare un dizionario delle idiozie neoliguistiche con

giovedì 25 luglio 2013

L'untore Karl Rahner

di Giovanni Zenone
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Karl Rahner fu condannato dal Sant'Uffizio e poi ripescato dal fango ed elevato a consulente del Concilio Vaticano II. La sua tecnica, unita a quella dei sui sodali nell'aula conciliare, di scardinare la dottrina cattolica col linguaggio dell'ambiguità proprio del Modernismo condannato da san Pio X fu certamente vittoriosa. La verbosità e l'ambiguità dei testi apre alle più peregrine e devianti interpretazioni che hanno dato frutti mortiferi da allora ad oggi. Tutt'ora questo defunto sacerdote gesuita che intrattenne un rapporto amoroso con una donna divorziata dal 1982 sino alla fine della vita è il nume teologico di gran parte dei seminari, e gli effetti sui sacerdoti si vedono eccome! Il mito di questo accanito contestatore del celibato sacerdotale

mercoledì 24 luglio 2013

Un profilattico intellettuale per non concepire idee sbagliate

di Giovanni Zenone
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La furia autodistruttiva della Chiesa già denunciata dai pontefici ha una manifestazione di particolare gravità - in perfetta sintonia con il mondo anti-cristiano - nell'ecumenismo e nel dialogo interreligioso che relativizza la pienezza della Verità presente e operante nella Chiesa Cattolica, l'unica fondata da Dio stesso e nella quale, nonostante la cattiva volontà dei suoi membri, Dio è operante in modo sovraeminente attraverso i Sacramenti e la Dottrina magisteriale. Per capire con di Chesterton parole l'incomparabilità dell'unica vera Fede voluta da Dio e tutte le altre religioni si legga

venerdì 19 aprile 2013

Mortadella

Prodi Bocciato al Quirinale: godo!

lunedì 31 dicembre 2012

Le reliquie di san Zenone per terra: così Verona onora il suo patrono

di Carlo Maria Di Pietro
Così Verona onora il suo Patrono
Il caso scandaloso del Direttore della casa editrice Fede & Cultura licenziato dall'insegnamento della religione Cattolica dalla Curia di Verona fa parte di quel rovesciamento dei valori cui nemmeno la Chiesa è immune. Ecco le parole di stupore addolorato dell'allora Card. Ratzinger su casi del genere: «...Io stesso, quando ero professore, ho visto come lo stesso Vescovo che, prima del Concilio, aveva licenziato un insegnante che era realmente irreprensibile, per una certa crudezza nel discorso, non è stato in grado, dopo il Concilio, di allontanare un professore che ha negato apertamente verità della fede certe e fondamentali. Tutto questo conduce tantissima gente chiedersi se la Chiesa di oggi è realmente la stessa di ieri, o se l’hanno cambiata con qualcos’altro senza dirlo alla gente...» (card. Joseph Ratzinger, 13 luglio 1988). Stupisce, indigna e addolora che il Vescovo di Verona

sabato 22 dicembre 2012

Il prototipo del cattolico di sinistra

di Giovanni Zenone
Saruman
Ho visto il film "Lo Hobbit" coi miei figli. In esso fa sinistro capolino Saruman, lo stregone che ne Il Signore degli anelli sarà il principale nemico umano del Bene. Ne Lo Hobbit non è ancora passato dalla parte di Sauron, il Nemico, ma già si capisce che finirà per consegnarglisi. Perchè dai discorsi che fa si dimostra il prototipo dell'uomo di sinistra, del cattocomunista. Egli infatti minimizza il male, fa le spallucce al saggio Gandalf e lo sbeffeggia perchè si allarmerebbe troppo. Col bel risultato di fare il gioco del

martedì 28 febbraio 2012

Verità s-velata

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Caro Piero,
ho appena finito di leggere con estremo piacere il tuo bellissimo Verità s-velata.
Un delizioso liquore di gran classe, pagine scritte con penna d'aquila intinta nell'acido solforico per corrodere tutte le impurità del pensiero dominante degli imbecilli di professione.
Grazie per questa piccola perla!
Giovanni Zenone

martedì 19 aprile 2011

Uomo-scimmia

Una repubblicana americana diffonde un fotomontaggio con una famigliola di scimpanzè il cui bebè ha il viso del presidente degli USA Obama Hussein. Scoppia la polemica dei cosiddetti anti-razzisti che si scandalizzano perchè è stato rappresentato Obama Hussein in forma non umana.
Dannati ipocriti! Gli stessi che dicono che discendiamo dalle scimmie e vogliono dare ad esse diritti umani (in Spagna, per esempio) fanno poi gli scandalizzati quando qualcuno li prende in parola e ravvisa delle innegabili motivazioni a sostegno delle loro tesi...


venerdì 8 aprile 2011

L'inversione di pubblico e privato

... Ma il problema di fondo resta uno: è stato capovolto il rapporto tra sfera pubblica e sfera privata. Un tempo i valori, le fedi, le culture erano la sfera pubblica, e il sesso, i suoi orientamenti, la vita intima, erano la sfera privata. Ora i primi sono ricacciati nella sfera privata e individuale, mentre i secondi sono esibiti con orgoglio spudorato o sconfinano nella sfera pubblica. Se hai un dio tienilo per te, nel segreto della tua coscienza; se hai una storia piccante, vieni a mostrarla in video. E poi i telefonini, le intercettazioni, il web fanno il resto. Il personale è pubblico. Di questa rivoluzione Berlusconi è agente e utente, vittima e beneficiario. Comunque non causa, semmai effetto. Me le ricordo le risate e i vituperi contro chi difendeva la morale perduta. Ora raccogliete i frutti, bastardi.
(tratto da un articolo di Marcello Veneziani su Il Giornale)

mercoledì 12 gennaio 2011

Appello al Papa contro l'ecumenismo sincretista di Assisi

SANTITÀ, FUGGA LO SPIRITO DI ASSISI
Appello di “alcuni cattolici gratissimi” affinché il Papa non vegna coinvolto nelle confusioni sincretiste


Santo Padre Benedetto XVI, siamo alcuni cattolici gratissimi dell’opera da Lei compiuta come pastore della Chiesa universale in questi anni; riconoscenti per la sua grande valutazione della ragione umana, per la concessione del motu proprio “Summorum pontificum”, per il Suo proficuo rapporto con gli Anglicani che ritornano all’unità, e per molto altro ancora.

Abbiamo preso il coraggio di scriverle dopo aver sentito, proprio nei giorni del massacro dei cristiani copti in Egitto, dell’ intenzione di convocare ad Assisi, per il mese di ottobre, un grande raduno interreligioso, venticinque anni dopo “Assisi 1986”.

Tutti noi ricordiamo quell’evento di tanti anni fa. Un evento anche mediatico come pochi, che, a prescindere dalle intenzioni e dalle dichiarazioni di chi lo convocò, ebbe un contraccolpo innegabile, rilanciando, proprio nel mondo cattolico, l’indifferentismo ed il relativismo religioso.

lunedì 27 settembre 2010

Religione cattolica?

Dopo che la Curia di Verona mi ha tolto l'insegnamento ricevo notizie di quello che insegna il mio sostituto - forse in linea con la Curia stessa, visto che lo hanno messo al posto mio.
Riporto per ora solo un messaggio di un mio - ormai - ex-allievo:
"Mi manca prof... Questo nuovo mi sa tanto de "volemose bene" ... Ci sta facendo vedere video sulle coppie di fatto e cose simili e ha detto che da cattolico avrebbe votato a favore del divorzio".

mercoledì 8 settembre 2010

La verità in tasca

Su karamazov.it è comparsa una tipica frase che a molti cattolici è capitato di sentire ogniqualvolta abbiano difeso una loro convinzone: "Come tutte le persone che appartengono a un credo religioso, lei é convinto di avere la veritá in tasca e di poterla brandire come una clava contro chi la pensa diversamente. La religione é intrinsecamente intollerante perché prevede l’esistenza di una veritá assoluta che solo i credenti posseggono. Personalmente preferisco il dubbio, anche il dubbio etico. L’etica laica é l’etica del dubbio e non puó presentarsi come veritá assoluta, perció costringe chi la segue a rimettere costantemente in gioco le proprie convinzioni e ad accettare il confronto, accontentandosi di veritá provvisorie".
Magistrale la risposta del moderno Karamazov:
 L'idea che vi sia una sorta di equivalenza tra religione e intolleranza, e che laicismo sia sinonimo di dubbio e tolleranza, é il piú falso, oltre che il piú radicato, dei pregiudizi della modernitá. Da Robespierre in poi, il laicismo, nelle sue svariate declinazioni politiche e sociali, non ha mai avuto esitazione a tagliare teste, certissimo della propria missione di promozione del progresso e della pubblica moralitá. L’ideologia del dubbio, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, come la definí il cardinale Biffi, quando si traduce in azione politica abbandona immancabilmente

mercoledì 21 aprile 2010

Cattolici...?

Cattolici che discettano sull’azione salvifica della raccolta differenziata, che scambiano gli articoli della costituzione per i nuovi comandamenti, che sopportano qualsiasi ingerenza ma non tollerano gli insegnamenti della Chiesa, che smantellano la liturgia in nome della creatività, che gettano a mare la loro storia per abbracciare le patacche alla moda... La Babele che un tempo sembrava fantascienza oggi è cronaca quotidiana. Ce la narrano due autori che hanno fatto di questi temi il loro campo d’indagine con libri e inchieste che hanno fatto scalpore. Gnocchi & Palmaro ci mettono davanti a tutte le contraddizioni di un mondo cattolico sceso a patti con le sirene moderne ancora prima combattere. Ci raccontano la deriva grottesca di un mondo che, come al solito, è in ritardo di due o tre rivoluzioni e ora, invece di prendere atto della crisi della modernità e archiviarla definitivamente, intende portarle un improbabile soccorso. Un tentativo inutile, dannoso e destinato a fallire perché, come spiegano gli autori in alcune illuminanti pagine, alla radice del mondo moderno c’è la negazione del messaggio cristiano. E’ possibile uscire da questa nuova Babele? Gli autori propongono una loro modesta ricetta: che i cattolici tornino a essere cattolici. Chissà che non sia proprio ciò di cui ha bisogno il mondo moderno.
Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro, Cronache da Babele)

lunedì 8 marzo 2010

Cultura, civiltà e progresso...

E non venite a raccontare che uno che sente bisogno di farsi tutto sto autolesionismo sia una persona felice...

sabato 1 novembre 2008

Scuola corruttrice perchè ideologica

Ho vissuto per quarant’anni nell’ambito dell’educazione e della scuola e mi sono occupato a fondo della libertà dell’educazione in Italia.
Intervengo per dire qualcosa di serio e di costruttivo che dia un po’ di dignità e ragionevolezza, cioè andando oltre quello che vediamo e sentiamo ogni giorno.
Abbiamo proprio visto di tutto: bambini che sfilano in corteo sotto striscioni che fanno fatica a leggere, insegnanti in lutto, politici che sproloquiano nelle scuole dell’infanzia, i reduci del ’68 che si infiltrano nei cortei come per prendere una boccata di ossigeno che allontani di qualche tempo l’ineluttabile “rigor mortis”.
Così il “virtuale” si è sostituito al reale: ed in un’orgia di isterismo e disinformazione abbiamo dimenticato la realtà quotidiana.
La realtà quotidiana è che nella scuola italiana si fa fatica a studiare e ad imparare perché l’insegnamento si è dequalificato. Abbiamo dimenticato che nella scuola italiana si può morire di spinello durante le ore di scuola; che durante gli intervalli si filmano scene di sesso che vengono poi inviate ormai a vari siti; che in certe scuole, non poche, durante l’intervallo gli insegnanti stanno tappati nell’aula professori per evitare violenze non solo verbali; che presidi e professori sono stati malmenati da genitori e studenti per protesta a certe valutazioni scolastiche; che più di una volta i carabinieri sono entrati in varie scuole ad arrestare studenti spacciatori di droga.
Questa non è tutta la realtà, ovviamente, ma è un pezzo della realtà scolastica che dovrebbe interpellare tutti, soprattutto gli adulti, seriamente. Alcune delle cose predisposte dal Ministro - ovviamente mi evito un giudizio analitico che non mi compete - mi sembrano dettate dalla più grande virtù del popolo italiano: il buon senso. Comunque bisogna proprio riconoscere che in Italia sono impossibili due cose parlare male di Garibaldi e tentare di riformare la scuola. La scuola dello Stato Italiano fa corpo totalmente con l’idea della Nazione e dello Stato ed ha costituito negli ultimo 150 anni del nostro paese una sorta di liturgia di questo universale culto dello Stato.
La verità è che la scuola italiana è sempre stata al servizio non della Cultura, ma della ideologia dominante. Così abbiamo avuto la scuola unitaria e liberale e poi la scuola fascista e poi la scuola azionista e socialista. I cattolici sono stati così improvvidi che negli anni ’50 e ’60 hanno tirato fuori la strampalata teoria della scuola “neutra” che ha favorito la sua occupazione da parte delle più diverse ideologie rivoluzionarie e negative. Abbiamo avuto la scuola marxista e neo-marxista e radicaleggiante: e adesso abbiamo la scuola tecno-scientista.
Mi sembra venuto il momento di andare, se possiamo e vogliamo, oltre questo schema ideologico e ricordarci che la scuola non deve servire nessuna ideologia ma la cultura: cioè l’istanza di senso ultimo, di verità, di bellezza e di giustizia che caratterizzano la coscienza dell’uomo nel suo porsi immediato.
Allora forse ci si renderà conto che la scuola deve essere un ambito di convivenza libera, fra culture diverse (perché nel nostro Paese ci sono ormai culture diverse) e la convivenza libera e impegnata di queste culture deve sostenere un insegnamento, a tutti i livelli, appassionatamente critico: cioè formatore di personalità critiche.
Potrà apparire allora assolutamente legittimo e necessario il formarsi di un sistema scolastico che, gestito dallo Stato, sia libero e pluralistico nelle sue articolazioni educative, culturali e didattiche. Senza pluralismo educativo e scolastico muore la democrazia: perché la democrazia è anzitutto un costume, un dialogo profondo, libero e rispettoso fra culture diverse, che proprio nella consapevolezza critica della propria diversità contribuiscono al bene comune del Paese.
Marco Minghetti, ministro della Pubblica Istruzione del neonato Regno di Italia concludeva il dibattito parlamentare sullo stato dell’istruzione del Paese nel 1864 con queste parole: “In linea di principio sarebbe meglio un sistema di libertà scolastica, ma se ne approfitterebbero i clericali”.
Dobbiamo amaramente riconoscere che la questione scolastica, in Italia, è ferma a queste parole.
[...]

+ Luigi Negri,
Vescovo di San Marino - Montefeltro
Intervista su "il Resto del Carlino", 28/10/2008

Arte sacra