Tutti i libri di Giovanni Zenone e il meglio dell'editoria cattolica
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lunedì 22 giugno 2015

Con tutte le migliori intenzioni

di Giovanni Zenone
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Spero di avere il tempo e la forza d'animo di leggere l'ultima Enciclica di Papa Francesco. I motivi di perplessità pregiudiziale sono abbondanti, ma oggi più che mai essere cattolici significa stare uniti al centro visibile della Chiesa che è il Papa. Perché la tentazione di farsi una chiesa a proprio uso e consumo, adatta alla propria sensibilità, fosse anche legittima, giusta, buona, non può portare al bene. La salvezza viene dalla Chiesa, e dalla Chiesa Cattolica, fuori dalla quale, come sa chi mastichi un minimo di dottrina, non c'è salvezza, con buona pace degli ecumenisti talebani. Ma forse è proprio per poter leggere con maggiore chiarezza e preparazione l'enciclica "verde" che io suggerisco di leggere prima "San Francesco antimoderno" di Guido Vignelli, che smaschera le bugie che hanno trasformato san
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Francesco in un burattino delle ideologie ecologiste, pacifiste, islamiste. Un testo prezioso, breve, documentato, convincente. Il secondo testo è il prezioso secondo volume della Collana Pensiero Sociale Cristiano dell'Istituto Acton del Michigan (USA) appena pubblicato in traduzione italiana: "Chiesa, ecologia e ambiente", del vescovo Dominique Rey. Dopo queste letture, di misura ben inferiore alle troppe pagine dell'ultima Enciclica, si avranno coordinate storico-dottrinali tali da non lasciarsi sviare da affermazioni non magisterali, sebbene all'interno di un documento magisteriale, che ripetono idee del tutto ipotetiche se non palesemente sbagliate come quella del riscaldamento globale causato dall'uomo e la caricatura dell'imprenditore come mostro alla sola caccia del profitto a qualunque costo. In offerta come "Collezione san Francesco non fu ecologista" a 15,40 euro all inclusive invece che 25,2 solo su questo blog con carta di credito, payal o bonifico anticipato.

giovedì 11 giugno 2015

Enciclica sull'ambiente: prepariamoci!

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di Giovanni Zenone
Il 18 giugno esce l'enciclica di Papa Francesco sull'ecologia. Un aiuto efficace, pragmatico e fortemente orientativo è già disponibile, nella Collana Pensiero Sociale Cristiano dell'Acton Institute del Michigan (USA) edita in Italia da Fede & Cultura. Non perdete questa piccola perla per avere argomentazioni solide e ben fondate quando ci verranno a dire che il Papa e la Chiesa hanno fatto una svolta nella direzione dell'ideologia ecologista e ambientalista della "decrescita felice". Il libro sarà disponibile in carta dal 25 giugno. Disponibile già ora anche in Kindle!

martedì 19 novembre 2013

Non si può negoziare ciò che è essenziale al proprio essere

di don Gino Oliosi
Il “progressismo che poi si rivela adolescenziale  partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita. Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri valori dovrebbero sottostare. Così Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica

Leggi il libro suggerito dal Papa! Clicca

C’è un’insidia che percorre il mondo. E’ quella della “globalizzazione dell’uniformità egemonica” caratterizzata dal “pensiero unico”, attraverso il quale, in nome di un progressismo che poi si rivela adolescenziale, non si esita a rinnegare le proprie tradizioni e la propria identità. Quello che ci deve consolare è che però davanti a noi c’è sempre il Signore fedele alla sua promessa, che ci aspetta anche infedeli, ci ama, ci perdona, ci protegge. Nelle sue mani andremo sicuri su ogni cammino. E’ questa la riflessione proposta da Papa Francesco lunedì mattina, 18 novembre 2013, durante la Santa Messa a Santa Marte e riportata dall’Osservatore Romano del 19 novembre. Il pontefice ha avviato la sua riflessione commentando la lettura tratta dal primo libro dei 

mercoledì 24 luglio 2013

Un profilattico intellettuale per non concepire idee sbagliate

di Giovanni Zenone
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La furia autodistruttiva della Chiesa già denunciata dai pontefici ha una manifestazione di particolare gravità - in perfetta sintonia con il mondo anti-cristiano - nell'ecumenismo e nel dialogo interreligioso che relativizza la pienezza della Verità presente e operante nella Chiesa Cattolica, l'unica fondata da Dio stesso e nella quale, nonostante la cattiva volontà dei suoi membri, Dio è operante in modo sovraeminente attraverso i Sacramenti e la Dottrina magisteriale. Per capire con di Chesterton parole l'incomparabilità dell'unica vera Fede voluta da Dio e tutte le altre religioni si legga

martedì 27 novembre 2012

Empia inquisizione

Un Sacerdote scrive per Fede & Cultura che gli tiene il blog con i suoi interventi di divulgazione del magistero del Papa? Dopo che è finita - purtroppo - la Santa Inquisizione, è sorta in sordina - nel postconcilio, non ufficialmente, ma efficacissima, l'empia inquisizione di preti e vescovi modernisti. La quale interviene con prontezza di cobra. Il Sacerdote che ha l'ardire di pubblicare

giovedì 17 novembre 2011

La Messa negata

La Diocesi di Bergamo non ha consentito la celebrazione della S. Messa in rito gregoriano
in occasione del funerale del padre di Alessandro Gnocchi.

di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro

Qui si parla di un fatto personale, ma il lettore non tema importune ondate emotive. Il vantaggio di lavorare in due è che uno racconta quanto gli è accaduto e l’altro ci mette le opinioni, così si salvaguarda il necessario distacco professionale.

Il fatto
Ci fosse stato il Peppone di Guareschi, mio padre avrebbe compiuto l’ultimo viaggio con la sua Messa, quella in latino ricamata di Oremus, Dominusvobiscum e Kyrieleison splendidi e secolari. Ma ci voleva giusto quel Peppone che, infischiandosene del consiglio comunale al completo, in piena Repubblica, come capo dei comunisti ordinò di portare al cimitero la vecchia maestra del paese nella bara coperta dalla sua bandiera, quella ricamata con lo stemma del re.
Purtroppo, mio padre non ha avuto la fortuna di morire sotto l’amministrazione del comunista Giuseppe Bottazzi. Mio padre è morto nella bianca e cattolica terra bergamasca, parrocchia di Sant’Andrea apostolo in Villa d’Adda. E così si è imbattuto in un certo don Diego, il quale non ha

domenica 21 novembre 2010

Dottrina

Gran parte dei mali che affliggono la Chiesa provengono dall'ignoranza della sua dottrina  delle sue leggi.

(san Pio X, Lettera al card. Vicario Pietro Respighi con cui approva la nuova edizione del Catechismo della Dottrina Cristiana, 18 ottobre 1812)

martedì 26 ottobre 2010

Fieri!

Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali:
siatene fieri!
(san Pio X)

lunedì 18 ottobre 2010

Indispensabile

“L’adesione ai valori del Cristianesimo è elemento non solo utile, ma indispensabile per la costruzione di una buona società e di uno sviluppo umano integrale.” (Benedetto XVI - Caritas in Veritate, n.4)

giovedì 23 settembre 2010

Da Roma a Londra rinasce l’Europa Cristiana

La visita in Inghilterra di Benedetto XVI è stata un grande successo per il dialogo ecumenico e per la rievangelizzazione di un intero continente

di Antonio Gaspari (L'Ottimista)

Dicevano che era troppo intransigente e che avrebbe distrutto decenni di dialogo ecumenico. Invece nessuno come Papa Benedetto XVI sta riuscendo a mettere insieme i Cattolici, i Protestanti e gli Ortodossi, superando secoli di scismi e di ostilità. Dicevano che il suo rigore dottrinale, la sua pretesa di riportare Dio nella società, la sua denuncia del relativismo morale, avrebbe cancellato ogni possibilità di dialogo con il mondo moderno. Invece, anche nelle società più secolarizzate, la popolazione accorre ad ascoltarlo.

martedì 13 luglio 2010

Educare con la Tradizione e l'Autorità

Educare: un compito urgente tra emergenza e sfida
Il Segretario generale della CEI interviene a Bibione


ROMA, lunedì, 12 luglio 2010 (ZENIT.org).- Generazione, tradizione e autorità sono queste per mons. Mariano Crociata, Segretario generale della CEI, le tre parole chiave utili “per una sfida educativa raccolta e condotta secondo verità”.

E' quanto ha detto il presule intervenedo il 5 luglio a Bibione, nel corso di una conferenza su “La sfida educativa”, inserita nel contesto della manifestazione “Bibione guarda all’Avvenire” organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Assunta e dall’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Concordia-Pordenone.

L'iniziativa, giunta quest’anno alla IV edizione, aveva come tema: “I mass-media cattolici: educarsi alla verità”.

L’aspetto “più delicato”, nella “sfida educativa” che la Chiesa italiana ha deciso di raccogliere per questo decennio pastorale, ha detto all'inizio mons. Crociata è costituito “dalla tentazione relativista che mina in radice qualsiasi opera educativa”.

Infatti, ha spiegato, “la disponibilità illimitata di forme e di interlocutori della comunicazione in questa epoca digitale ha già prodotto un riposizionamento delle tradizionali agenzie educative, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, spesso inesorabilmente marginalizzate o comunque ridimensionate”.

Inoltre, ha aggiunto, “un senso malinteso di rispetto dell’autonomia e della libertà ha portato talora a teorizzare e praticare il rifiuto dell’opera educativa come tale, ritenendola lesiva o limitativa della personalità del bambino, del ragazzo o del giovane, la quale invece dovrebbe avere già in sé tutto ciò che è necessario alla sua maturazione umana e, dunque, avrebbe bisogno solo di un aiuto volto a facilitare la sua naturale evoluzione”.

In una simile prospettiva, ha sottolineato il Segretario generale della CEI, “la famiglia non dovrebbe in alcun modo adottare misure costrittive o repressive e la scuola assumerebbe solo una funzione metodologica, come luogo di apprendimento di informazioni, di tecniche, di uso di strumenti di cui lo studente si servirebbe liberamente e creativamente per dar forma alla propria personalità”.

“Purtroppo - ha poi avverito - a venir meno o ad essere messa in questione, prima che il compito educativo, è l’idea di persona umana, la visione della realtà nel suo insieme a cui fare riferimento”.

“La sfida allora - ha indicato il presule - consiste nel raccogliere i cambiamenti di cui abbiamo parlato come delle opportunità, facendoli diventare possibilità in più per l’opera educativa; ma per fare ciò ci si deve innanzitutto intendere sulla necessità di una visione personalistica e di una idea di educazione”.

Per questo mons. Crociata ha indicato tre esigenze imprescindibili: “Generazione, tradizione, autorità”.

“Non basta essere procreati per essere generati: non basta metter al mondo una creatura per renderlo figlio e persona”, ha detto il Vescovo spiegando il significato del termine generazione.

La tradizione - ha affermato - rappresenta la condizione per lasciar emergere l’originalità e l’unicità di ciascuno”, poiché “non è nel vuoto che si può sviluppare una personalità originale, ma soltanto all’interno di un processo di trasmissione”.

Autorità”, ha concluso infine, è una parola che appare “ostica” ai nostri giorni, ma che invece, a patto di non essere “confusa con autoritarismo”, è “responsabilità a partire da un’autorevolezza personale e competente da parte dell’educatore”.

martedì 10 marzo 2009

Iota unum - Romano Amerio

Dopo undici anni di assenza, il capolavoro assoluto della Tradizione Cattolica nel Novecento!!! Prenotalo in anteprima italiana!

Romano Amerio
Iota unum
Studio sulle variazione della Chiesa Cattolica nel xx secolo

Prefazione di don Divo Barsotti

Recensione
Le parole latine nel titolo del primo volume, "Iota unum", sono quelle di Gesù nel discorso della montagna: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto" (Matteo 5, 17-18). Nel decennale della morte la Chiesa riscopre con grande fervore - dopo anni di dimenticanza e ostracismo - un suo figlio gigante del pensiero e del rigore nello studio della Chiesa pre e post-conciliare. La sua opera è una Summa di tutto lo scibile cattolico e delle variazioni che ne hanno offuscato la visibilità nel secolo ventesimo. Il nesso tra verità e amore, come si sa, è al centro dell'insegnamento di Benedetto XVI, ed è l’anima di quest’opera capace di fornire convincenti e saldi argomenti per avvalorare la fede nell’attuale clima di relativismo religioso conseguente alla rinuncia alla Verità.
L’Autore
Romano Amerio (1905-1997), filosofo e filologo di Lugano è il più rinomato studioso svizzero cattolico. Tradotta in sei lingue, la sua opera è riconosciuta come il massimo contributo all’individuazione della crisi della Chiesa nell’ultimo secolo e alla conservazione della grande tradizione filosofica tomistica. Riscoperto da “La Civiltà Cattolica” nel 2007 è il segreto ispiratore dell’enciclica papale “Caritas in Veritate”. Di Amerio Fede & Cultura ha pubblicato un inedito nel volume degli Atti del convegno a lui dedicato. Clicca sulla copertina qui sotto per informazioni.
Nota breve
L’opera magna del massimo pensatore della dottrina cattolica del secolo ventesimo
Argomento: Teologia, storia e dottrina della Chiesa Cattolica
Collana: Saggistica 28
Pagine 704
Altezza 24
Larghezza 15
Tipo di copertina: brochure
Prezzo: € 40,00 (estero e corriere 50,00) 3 copie sconto 15%
Isbn: 978-88-6409-007-8
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Opzioni

martedì 28 ottobre 2008

Il potere mondano che soffoca (III tentazione)

In questa lezione si invita a riflettere sulla terza tentazione di Gesù nel deserto, prima dell’inizio della sua missione che durerà tre anni e che si concluderà nella sua dolorosa passione e crocifissione e nella gloriosa resurrezione. Nella terza tentazione il demonio porta Gesù su un alto monte e gli propone di adorarlo offrendo in cambio il potere e di avere tutti i regni della terra. Il potere seduttore distorce la pienezza della verità e indica vie alternative ideologiche e menzognere all’unica via che fa “la volontà del Padre”. La tentazione progressista. Il cristiano deve disobbedire allo stato quando questo comanda cose contro la volontà divina.

lunedì 27 ottobre 2008

Il successo mondano (II tentazione)

La seconda tentazione nel “Gesù di Nazaret” nel deserto. Il demonio prende Gesù, lo porta sul pinnacolo e lo invita a buttarsi giù affinché tutti, vedendo il miracolo di una discesa incolume, lo acclamino Messia. Il diavolo tenta con il successo umano e con la spettacolarità usando abilmente le Sacre Scritture. La teologia può diventare uno strumento dell’Anticristo, come scrive nel suo “Racconto dell’Anticristo” Vladimir Solovev citato dal Papa. Un esempio di oggi di tale teologia: Vito Mancuso.

venerdì 17 ottobre 2008

Confutazione del marxismo (I tentazione)

In questa lezione si rilegge una piccola parte del libro di Papa Benedetto XVI “Gesù di Nazaret” nella quale il Papa tratta della prima tentazione di Gesù nel deserto, la tentazione del pane. Si scopre come questa sia la tentazione del materialismo di stampo marxista.

Contro la superbia della "ragione" scientifica

CITTA' DEL VATICANO, 16 OTT - ''La scienza non e' in grado di elaborare principi etici'' ed ha bisogno della tutela della fede e della teologia. Con parole inequivocabile, papa Ratzinger ha messo in guardia oggi contro i pericoli dell'autosufficienza rivendicata da molti scienziati che, se svincolati dalla morale, possono finire per inseguire il ''facile guadagno'' o, peggio ancora, ''l'arroganza di sostituirsi a Dio'', con tutti pericoli che ne conseguono per l'umanita'. Un discorso pronunciato stamane dal pontefice davanti ai partecipanti al convegno sui dieci anni della ''Fides e Ratio'', l'enciclica in cui Giovanni Paolo II descrisse la fede e la ragione come le due ali dello spirito umano. Il Papa ha chiarito che una totale autonomia della scienza rischia di essere pericolosa per la stessa umanita'. Incapace di delinearsi una morale, la scienza - ha spiegato - ''puo' solo accogliere i principi etici e riconoscerli come necessari per debellare le sue eventuali patologie''. In questo contesto, ha aggiunto, ''la filosofia e la teologia diventano degli aiuti indispensabili''. ''Cio' non significa affatto limitare la ricerca scientifica o impedire alla tecnica di produrre strumenti di sviluppo: consiste piuttosto nel mantenere vigile il senso di responsabilita' che la ragione e la fede possiedono nei confronti della scienza , perche' permanga nel solco del suo servizio dell'uomo''. Ai convegnisti ha spiegato che vi e' stato infatti ''uno slittamento da un pensiero prevalentemente speculativo a uno maggiormente sperimentale''. La ricerca moderna si e' rivolta soprattutto all'osservazione della natura ''nel tentativo di scoprirne i segreti''. E qui, ad avviso del Papa, sono nati i problemi: infatti ''il desiderio di conoscere la natura si e' poi trasformato nella volonta' di riprodurla''. ''La fede non teme il progresso della scienza e gli sviluppi a cui conducono le sue conquiste quando queste sono finalizzate all'uomo, al suo benessere e al progresso di tutta l'umanita'''. ''Avviene, tuttavia - ha ammonito - che non sempre gli scienziati indirizzino le loro ricerche verso questi scopi''. ''Il facile guadagno o, peggio ancora, l'arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono, a volte,un ruolo determinante'', ha denunciato. ''E' questa - ha concluso - una forma di hybris (superbia) della ragione, che puo' assumere caratteristiche pericolose per la stessa umanita'''

venerdì 10 ottobre 2008

Il rapporto fra potere temporale e spirituale

In questa lezione si spiega, col testo di Papa Benedetto XVI “Gesù di Nazaret” al capitolo 1, quale debba essere il rapporto fra il potere temporale e il potere spirituale rileggendo alcune pagine dei Vangeli. Il potere temporale deve rispettare la giusta gerarchia e mettere le proprie funzioni a servizio del bene totale dell’uomo e della società, che in ultimo è la salvezza eterna. Quando il potere temporale si arroga diritti e competenze divine i cristiani devono disobbedire per obbedire a Dio, e così diventano testimoni, martiri.

lunedì 14 aprile 2008

Aborto e divorzio, peccati gravissimi

Il giudizio etico della Chiesa a riguardo del divorzio e dell’aborto procurato è chiaro e a tutti noto: si tratta di colpe gravi che, in misura diversa e fatta salva la valutazione delle responsabilità soggettive, ledono la dignità della persona umana, implicano una profonda ingiustizia nei rapporti umani e sociali e offendono Dio stesso, garante del patto coniugale ed autore della vita. E tuttavia la Chiesa, sull’esempio del suo Divino Maestro, ha sempre di fronte le persone concrete, soprattutto quelle più deboli e innocenti, che sono vittime delle ingiustizie e dei peccati, ed anche quegli altri uomini e donne, che avendo compiuto tali atti si sono macchiati di colpe e ne portano le ferite interiori, cercando la pace e la possibilità di una ripresa.
Per leggere l'intero intervento del Papa clicca qui

sabato 2 febbraio 2008

Una moratoria anche sulla fecondazione artificiale

A cominciare dagli ospedali cattolici.

"Con la fecondazione artificiale extra-corporea, é stata infranta la barriera posta a tutela della dignità umana." Le parole di Benedetto XVI - rivolte giovedì 31 gennaio 2008 ai partecipanti alla Sessione Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede - riaffermano con forza una verità scomoda e tremenda: ogni tecnica di fecondazione artificiale che produce embrioni fuori dal corpo della donna è un attentato alla dignità dell'uomo.
Il testo competo del comunicato è consultabile all'indirizzo
http://www.comitatoveritaevita.it/pub/comunicati_read.php?read=110
Tramite il sito potrete consultare i precedenti comunicati stampa, nonchè altro materiale pro-life del Comitato Verità e Vita.

venerdì 1 febbraio 2008

La Chiesa Cattolica è l'unica vera Chiesa

La Chiesa cattolica è l'unica vera Chiesa di Cristo; la fecondazione artificiale è sempre contraria alla dignità umana. Sono due delle principali affermazioni contenute nel discorso che papa Benedetto XVI ha rivolto il 31 gennaio 2008 ai membri della Congregazione della Dottrina per la Fede. Un intervento importante che potrete leggere integralmente cliccando qui.Nel discorso il Papa ribadisce la preoccupazione per un "persistente relativismo religioso e culturale" che distorce la dottrina della Chiesa, soprattutto in nome dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. Il Papa considera invece che sia proprio una visione relativista della Chiesa a bloccare il processo ecumenico. Da qui l'importanza di riconfermare che "l'una e unica Chiesa di Cristo ha la sua sussistenza, permanenza e stabilità nella Chiesa cattolica e che pertanto l'unità, l'indivisibilità e l'indistruttibilità della Chiesa di Cristo non vengono annullate dalle separazioni e divisioni dei cristiani". Inoltre, dice Benedetto XVI citando il Concilio Vaticano II a proposito delle religioni non cristiane, "questa unica vera religione sussiste nella Chiesa cattolica, alla quale il Signore Gesù ha affidato il compito di diffonderla a tutti gli uomini". Per questo il dialogo interreligioso non può dispensare la Chiesa dalla "necessità dell'evangelizzazione e dell'attività missionaria verso i popoli".Il Papa ha poi dedicato la seconda parte del discorso alla bioetica, che ha invitato a seguire con attenzione offrendo i "due criteri fondamentali per il discernimento morale": a) il rispetto incondizionato dell'essere umano come persona, dal suo concepimento fino alla morte naturale; b) il rispetto dell'originalità della trasmissione della vita umana attraverso gli atti propri dei coniugi. Proprio questi criteri dimostrano come "con la fecondazione artificiale extra-corporea sia stata infranta la barriera posta a tutela della dignità umana".

Arte sacra