Tutti i libri di Giovanni Zenone e il meglio dell'editoria cattolica
li puoi trovare anche nella Libreria Fede & Cultura
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martedì 29 dicembre 2015

Veri e falsi pastori

Lo spirito Santo ispira il discernimento degli spiriti e non abbandona la Chiesa. Ci si è spesso meravigliati del fiuto sorprendente di cui davano prova i cristiani in Russia, riuscendo a distinguere, anche nei periodi più difficili, i veri dai falsi pastori.
(Irina Goraïnoff, Serafino di Sarov, p.146)

sabato 21 novembre 2015

La libertà dell'ordine di Gustave Thibon

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di Giovanni Zenone
La libertà dell'ordine, un’antologia di scritti del grande “filosofo-contadino” sulla necessità di riportare Dio al centro per dare un senso alla libertà, all’individuo e alla società. Facendo il verso ai "sentieri interrotti" di quel disgraziato di Heidegger il sottotitolo di questa vera perla è significativamente "Un sentiero aperto per il ritorno". Gustave Thibon è semplicemente un genio di proporzioni omeriche. Leggerlo è un balsamo per l'intelletto e per l'anima in questi tempi terribili. Leggendo questi brani acuti e penetranti, arguti e profondi si ritrova quella pace del pensiero della verità che rischiamo di smarrire nel flusso ossessivo di un presente che non finisce mai di stupirci per la bestialità che lo caratterizza.
Eccone un brano fulminate:
Chiesa moderna (così come viene rappresentata da parte di certi chierici “aperti” al mondo): un’anziana signora che tenta maldestramente di ringiovanirsi imbellettandosi secondo il gusto del giorno, con il trucco che finisce per sottolinearne la decrepitezza. Vuol far dimenticare di essere vecchia nella misura in cui ha dimenticato di essere eterna. (p. 117)

lunedì 14 settembre 2015

Nullità di Matrimonio? Sì, fin da principio

Voglio intervenire sulla questione della maggiore facilità nel procedimento per nullità di Matrimonio voluta da Papa Francesco I. C'è subito chi ha gridato allo scandalo, che così si riduce ancora di più la dimensione sacramentale del Matrimonio, si sminuisce il vincolo indissolubile etc. Credo che questo sia un rischio remoto. La vera questione è a monte. Il Matrimonio cattolico è una cosa seria, per volere la quale è necessaria e imprescindibile una fede cattolica d'acciaio. Non è opzionale, per sposarsi in Chiesa, volere ed essere capaci di

lunedì 22 giugno 2015

Con tutte le migliori intenzioni

di Giovanni Zenone
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Spero di avere il tempo e la forza d'animo di leggere l'ultima Enciclica di Papa Francesco. I motivi di perplessità pregiudiziale sono abbondanti, ma oggi più che mai essere cattolici significa stare uniti al centro visibile della Chiesa che è il Papa. Perché la tentazione di farsi una chiesa a proprio uso e consumo, adatta alla propria sensibilità, fosse anche legittima, giusta, buona, non può portare al bene. La salvezza viene dalla Chiesa, e dalla Chiesa Cattolica, fuori dalla quale, come sa chi mastichi un minimo di dottrina, non c'è salvezza, con buona pace degli ecumenisti talebani. Ma forse è proprio per poter leggere con maggiore chiarezza e preparazione l'enciclica "verde" che io suggerisco di leggere prima "San Francesco antimoderno" di Guido Vignelli, che smaschera le bugie che hanno trasformato san
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Francesco in un burattino delle ideologie ecologiste, pacifiste, islamiste. Un testo prezioso, breve, documentato, convincente. Il secondo testo è il prezioso secondo volume della Collana Pensiero Sociale Cristiano dell'Istituto Acton del Michigan (USA) appena pubblicato in traduzione italiana: "Chiesa, ecologia e ambiente", del vescovo Dominique Rey. Dopo queste letture, di misura ben inferiore alle troppe pagine dell'ultima Enciclica, si avranno coordinate storico-dottrinali tali da non lasciarsi sviare da affermazioni non magisterali, sebbene all'interno di un documento magisteriale, che ripetono idee del tutto ipotetiche se non palesemente sbagliate come quella del riscaldamento globale causato dall'uomo e la caricatura dell'imprenditore come mostro alla sola caccia del profitto a qualunque costo. In offerta come "Collezione san Francesco non fu ecologista" a 15,40 euro all inclusive invece che 25,2 solo su questo blog con carta di credito, payal o bonifico anticipato.

In difesa dei nostri figli

di Antonio Socci
UN MILIONE DI PERSONE, DI PADRI, DI MADRI E DI FIGLI E’ ANDATO IN PIAZZA PER DIFENDERSI DALL’INDOTTRINAMENTO E PER OPPORSI ALLA DEMOLIZIONE DELLA FAMIGLIA.
Anzitutto dobbiamo dire tutti un grande grazie a Kiko e al Cammino neocatecumenale. Siete stati grandi!
Fuori da questa bellissima festa di popolo c’era solo il solito mons. Galantino che aveva sfoderato un concetto che non ha nulla a che fare col cristianesimo:
“Un cristiano che si mette CONTRO qualcuno o qualcosa già sbaglia il passo”.
Una frase che suona come UNA BOCCIATURA DELLO STESSO GESU’. E POI DI TUTTA LA STORIA DEI MARTIRI CRISTIANI E DEI GRANDI TESTIMONI DELLA FEDE!!!
I capi di CL si sono accodati all’incredibile Galantino invece che ai vescovi amici del Movimento. Così si sono trovati

domenica 21 giugno 2015

Vogliamo la testa di mons. Galantino

di Lorenzo Penotti
Sono stato con la tutta la mia famiglia, nonostante la fatica e la spesa, a Roma al family day con un milione e più di persone. Per manifestare non solo PER la famiglia, l'unica che esiste, quella cioè fatta di mamma, papà e figli, ma anche CONTRO l'indottrinamento gender, contro le unioni civili, contro il cosiddetto matrimonio gay, contro l'omosessualità spacciata per diritto e come un bene, contro la discriminazione che la famiglia vera subisce da questo stato nel quale se si é conviventi, separati, divorziati si hanno vantaggi fiscali rispetto a se si é sposati e con famiglia numerosa. Il segretario della Cei Galantino dopo aver combattuto contro il family

giovedì 11 giugno 2015

Enciclica sull'ambiente: prepariamoci!

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di Giovanni Zenone
Il 18 giugno esce l'enciclica di Papa Francesco sull'ecologia. Un aiuto efficace, pragmatico e fortemente orientativo è già disponibile, nella Collana Pensiero Sociale Cristiano dell'Acton Institute del Michigan (USA) edita in Italia da Fede & Cultura. Non perdete questa piccola perla per avere argomentazioni solide e ben fondate quando ci verranno a dire che il Papa e la Chiesa hanno fatto una svolta nella direzione dell'ideologia ecologista e ambientalista della "decrescita felice". Il libro sarà disponibile in carta dal 25 giugno. Disponibile già ora anche in Kindle!

mercoledì 18 febbraio 2015

Vigliaccheria

di Giovanni Zenone
L'Ansa titola così: Gentiloni: 'No alle crociate. L'unica soluzione è politica'. Siamo alle solite comiche dei vigliacchi politici. Abbiamo il nemico tagliagole alla frontiera che ci sta invadendo anche coi migranti e questi ancora favoleggiano di "soluzioni politiche", come se non sapessimo tutti - loro compresi - che la politica non ha mai risolto nulla, ma ha solo aggravato e complicato le cose, aumentando i fiumi di sangue innocente sparsi mentre i politici vigliacchi stanno a chiacchierare. Con gli islamici jihadisti c'è una sola ed unica soluzione: il piombo. Quella che bene o male hanno sempre usato gli israeliani che di queste cose hanno  lunga esperienza. Quella che la Chiesa ha sempre insegnato: rispondere al nemico ingiusto con armi e mezzi proporzionali all'attacco. Altri insegnamenti sono solo una stupida e stolta imitazione - senza professionalità - dei già per nulla professionali politici.

lunedì 19 gennaio 2015

Sei mesi di Biaginate

di Giovanni Zenone
Da sei mesi l'intrepida coppia dei coniugi Biagini tiene su La Voce di don Camillo la rubrica La cattiveria quotidiana, e gliene sono grato. Uno spassoso, graffiante, intelligente esercizio di sana critica satirica autenticamente cattolica - non nello stile blasfemo di Charlie Hebdo, con ogni evidenza - che aiuta in questi momenti di fine impero e di prodromi della catastrofe finale ecclesiastica e mondiale a vedere le cose con realismo ma anche sorridendo. Perché la Fede ci aiuta anche in questo, a tener presente che nonostante tutto lo schifo, la corruzione, le eresie, le infamie clericali, i tradimenti della Fede e della Sacra Tradizione divenuti ormai sistematici e programmatici, Dio è più grande di queste meschinerie umane, Dio guarda gli stolti da lontano e ride dei loro piani e complotti. La Madonna ha già vinto, perché il sangue di Cristo versato (dai preti) può lavare tutte le viltà, i tradimenti, i peccati del mondo. A condizione - ovviamente - che

lunedì 12 gennaio 2015

L'Europa è morta. Abbandoniamo il cadavere

di Giovanni Zenone
L'Europa apostata ha rinnegato formalmente tutti i suoi valori fondanti e non le è rimasta che una caricatura di essi, una caricatura blasfema e disgustosa che ha in Charlie Hebdo l'immagine oggi più rappresentativa. Non c'è quindi da stupirsi che, davanti a una cultura e una civiltà del nulla, come le definiva il Card. Biffi, una cultura intrinsecamente violenta, come l'Islam, ma con una identità forte abbia la meglio e non trovi chi la ostacoli. Per difendere il nulla nessuno è disposto a dare o anche solo rischiare la vita. Tutt'altra situazione fu quella, più volte avveratasi, in cui lo stesso Islam violento e barbaro cercò nei secoli passati di

martedì 16 dicembre 2014

Come sopravvivere ad un papa disastroso e rimanere cattolici

di Francisco José Soler Gil
Può un cattolico pensare che un papa sia disastroso? Certo che sì. Può un buon cattolico credere che dietro la scelta del papa ci sia lo Spirito Santo? Evidentemente no.

Sarebbe sufficiente ricordare la risposta, al riguardo, che l’allora cardinale Ratzinger diede al suo intervistatore, il prof. August Everding, in una famosa intervista del 1997. Il prof. Everding chiese all’allora “custode della fede” se fosse veramente lo Spirito Santo il responsabile diretto dell’elezione del papa.

La risposta di Ratzinger fu, come sempre, semplice ed illuminante:

«Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon

giovedì 15 maggio 2014

Io non mi identifico

Io non mi identifico con i visi inespressivi delle gerarchie ecclesiastiche senza fede che hanno trasformato la Chiesa in una burocrazia della profanità o in uno strumento di potere per uomini che non avendo le qualità per riuscire nel mondo laico abusano della propria posizione religiosa. Non confido in preti che non pregano, non fanno pregare, criticano chi prega. Non mi identifico in vescovi che si vergognano dei principii non negoziabili e sono sempre pronti a metterli in forse pur di non sembrare al passo con i tempi.  Mi identifico con chi crede, prega  e combatte con forza per la sua fede, senza  vigliaccherie travestite da dialogo. Mi identifico con chi ama la Chiesa - perché è la Sposa di Cristo - nonostante gli uomini di Chiesa siano frequentemente degli infami, indegni, corrotti e discepoli di don Abbondio. Mi identifico con chi ha perso la fiducia nei preti e la mantiene in Nostro Signore Re dell'universo e nella Madonna sua Regina.

mercoledì 14 maggio 2014

CEI. De hoc satis!

di Lorenzo Penotti
Il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana  mons. Nunzio Galantino ha detto in un'intervista due giorni fa: "Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza, ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro". Si tratta solo dell'ultima della serie interminabile di bestialità che vanno nella direzione opposta alla fede cattolica, dette e fatte da membri autorevoli della CEI. Non ultima e non meno scandalosa la

martedì 11 marzo 2014

Non lasciamo sola la famiglia di Mario Palmaro!

Cari amici di Mario Palmaro e di Fede & Cultura,
la chiamata al Cielo di Mario ci ha lasciati tutti con un dolore e un vuoto profondo. La sua capacità di spiegare cose complesse nel campo bioetico con parole semplici, comprensibili anche ai non addetti ai lavori, il suo zelo per la Chiesa Cattolica e la sua purezza liturgica e dottrinale, la sua difesa intransigente della vita dal suo inizio naturale alla sua fine, sono un tesoro che non andrà perso.
Oggi Annamaria, moglie di Mario, casalinga e mamma dei loro quattro bambini Giacomo, Giuseppe, Giovanna e Benedetto, è sola a dover crescere una famiglia numerosa.
Sento mio personale dovere di solidarietà, come amico di Mario e come suo editore e presidente di Fede & Cultura, di farmi carico, nella misura delle mie possibilità, della famiglia alla quale Mario non può più provvedere economicamente. So che dal Cielo li assiste e fa il tifo per loro, ma so che tutta la comunità dei credenti e delle persone di buona volontà cui è cara la verità, ha ora il dovere di sostenere questa famiglia.
Credo che la cosa da fare sia non solo dare un contributo una tantum, ma di impegnarci per far crescere e studiare i figli di Mario e Annamaria con un contributo mensile. Se mille estimatori di Mario dessero due euro al mese, Annamaria avrebbe una base indispensabile per vivere.
Questo impegno deve essere continuativo almeno per i prossimi vent’anni, fino alla conclusione cioè degli studi dei bambini. È un impegno lungo ma molto piccolo, un dovere e un atto di carità nei confronti di un eroe della Fede e della sana Cultura. Chiedo a tutti di impegnarsi a dare quindi almeno 24 euro all’anno per i prossimi anni, con una disposizione presso la vostra banca o con una donazione di 480 euro (24 euro X20 anni).  Questa è una proposta, ma chi può dare di più sappia con certezza che Dio ricompensa donando sempre il centuplo. Se riusciamo in mille a fare questo piccolo grande atto di dovere e di carità avremo fatto una cosa grandiosa!  Se saremo di più - e lo spero - oltre al pane potremo dare anche il companatico a questi figli che ora sentiamo anche un po’ nostri.
La sottoscrizione non sarà pubblica, in modo che sia solo il Buon Dio a rendere merito di questa carità. Nella causale di bonifico indicate “Per famiglia Palmaro” con il vostro nome e cognome. Lo stesso dicasi in caso usiate la carta di credito o paypal.

Qui di seguito le indicazioni operative.



Con bonifico bancario sul conto corrente bancario della BCC Valpolicella Benaco IBAN IT33V0831511701000010010691 intestato a Associazione  San Giuseppe con causale “Per famiglia Palmaro”

Con bollettino di conto corrente postale sul c/c 1013008808 intestato a Fede e Cultura Associazione con causale “Per famiglia Palmaro”

Con carta di credito o Paypal schiacciando il bottone qui sotto o sul conto paypal [email protected]. Per le donazioni continuative vi chiediamo la carità di farle con bonifico e non con carta di credito perché le commissioni bancarie sulla carta di credito sono molto elevate.



Con una donazione a mano consegnando il frutto della vostra generosità presso Fede & Cultura viale della repubblica 15 37126 VERONA.
Per contattare l'Associazione San Giuseppe scrivi alla mail [email protected] oppure telefona a Fede & Cultura allo 045-941851.

domenica 9 marzo 2014

In morte di Mario Palmaro

di Giovanni Zenone
Sono triste di annunciare che poco più di mezz'ora fa è andato in Cielo l'amico Mario Palmaro, autore, amico, cristiano esemplare, apologeta, militante per la vita e co-direttore, insieme all'amico Alessandro Gnocchi, della Collana di Fede & Cultura I libri del ritorno all'Ordine. Nella foto lo vedete con la sua bella famiglia che riceve il premio Fede & Cultura dalle mie mani e di Fabio Trevisan il 26 maggio 2013 in occasione del secondo Festival nazionale di Fede & Cultura a Verona. Siamo vicini nella preghiera alla moglie Annamaria e ai loro quattro bambini in questo momento di dolore e distacco, nella certezza della risurrezione e della Vita eterna che Dio concede a chi Lo serve fedelmente e senza rispetti umani come ha saputo fare Mario.
Cristo è risorto! La morte è vinta! Alleluja! 

martedì 11 febbraio 2014

Cattolici deboli

di Giovanni Zenone
Una delle cose più dolorose, nella vita della Chiesa Cattolica oggi, è aver a che fare con i buoni cattolici. Trascuro per ora il rapporto con gli eretici modernisti progressisti. Essi in realtà non fanno parte della Chiesa perché se ne sono allontanati con l'adesione all'eresia, anche se formalmente ne fanno ancora parte, e spesso ai livelli più alti, abili come sono ad occupare tutti i posti di potere e di lucro interni alla Chiesa. Metto invece a fuoco il rapporto con i cattolici migliori, quelli

mercoledì 20 novembre 2013

Il Papa ha letto e cita il mio libro

Rileggendo l'omelia di Papa Francesco del 18 novembre 2013 mi rendo conto che non solo ha letto e citato il capolavoro di Robert Hugh Benson da noi pubblicato, ma anche il mio proprio libro best-seller "A sinistra di Dio". Quando il Papa infatti parla del pensiero unico progressista e globalista di marca adolescenziale cita quasi pari pari alcuni brani del mio libro che riporto qui di seguito. Con buona pace dei rifiuti clericali (quasi tutti in posti di potere) indietro di 50 anni coll'orologio della storia che ancora si abbeverano e danno da bere ai loro ignari fedeli le acque putrescenti dell'ideologia.

Dal volume "A sinistra di Dio" pp. 88-89
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Sarebbe ora superfluo continuare l’esposizione dell’origine del laicismo indicato come sinistra in quanto categoria antropologica. È utile però ricordare che l’opzione contro la verità, per il sentimento, contro la ragione e contro ogni forma di autorità, financo quella della realtà, ha radici sì diaboliche, ma anche il diavolo si serve di cause umane. Il blocco nello sviluppo della conoscenza a livello del solipsismo cartesiano e kantiano, la chiusura nel proprio egoismo, la disobbedienza elevata a sistema di vita, la volontà autonomista e perciò rivoluzionaria che tende a soppiantare la verità con la propria volontà, sono certamente tutte derive del peccato originale, ma hanno anche una ragione psicologica semplice: tale coacervo di assurdità somiglia in modo sorprendente alla vitalità contraddittoria

martedì 19 novembre 2013

Non si può negoziare ciò che è essenziale al proprio essere

di don Gino Oliosi
Il “progressismo che poi si rivela adolescenziale  partecipa di quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente, generando un nuovo costume di vita. Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile, mentre sul piano della prassi la libertà individuale viene eretta a valore fondamentale al quale tutti gli altri valori dovrebbero sottostare. Così Dio rimane escluso dalla cultura e dalla vita pubblica

Leggi il libro suggerito dal Papa! Clicca

C’è un’insidia che percorre il mondo. E’ quella della “globalizzazione dell’uniformità egemonica” caratterizzata dal “pensiero unico”, attraverso il quale, in nome di un progressismo che poi si rivela adolescenziale, non si esita a rinnegare le proprie tradizioni e la propria identità. Quello che ci deve consolare è che però davanti a noi c’è sempre il Signore fedele alla sua promessa, che ci aspetta anche infedeli, ci ama, ci perdona, ci protegge. Nelle sue mani andremo sicuri su ogni cammino. E’ questa la riflessione proposta da Papa Francesco lunedì mattina, 18 novembre 2013, durante la Santa Messa a Santa Marte e riportata dall’Osservatore Romano del 19 novembre. Il pontefice ha avviato la sua riflessione commentando la lettura tratta dal primo libro dei 

lunedì 18 novembre 2013

Il Papa legge e cita i nostri libri

di Sandro Magister

Ma non era il papa più amato dai progressisti?

Leggi il libro di cui parla il Papa!
Nell’omelia di lunedì 18 novembre a Santa Marta papa Francesco ha preso spunto dal primo libro dei Maccabei - di cui è iniziata la lettura in questo scorcio dell’anno liturgico - per dare una micidiale lavata di capo a quel “progressismo adolescenziale” disposto a sottomettersi alla “uniformità egemonica” del “pensiero unico frutto della mondanità”.
Un pensiero che legalizza anche “le condanne a morte”, anche “i sacrifici umani”. “Ma voi - ha chiesto il papa - pensate che oggi non si facciano, i sacrifici umani? Se ne fanno tanti, tanti! E ci sono delle leggi che li proteggono”.
Difficile non vedere in questo grido di dolore di papa Francesco anche le innumerevoli vite falciate sul nascere dall’aborto.
Nel deprecare l’avanzata di “questo spirito di mondanità che porta all’apostasia” il papa ha citato un romanzo “profetico” d’inizio Novecento che è una delle sue letture preferite: “Il padrone del mondo” di Robert H. Benson, un sacerdote anglicano, figlio di un arcivescovo di Canterbury, che si convertì al cattolicesimo.

Gesù - ha ricordato il papa - apostrofa come “generazione adultera e malvagia” coloro che “negoziano una cosa essenziale al proprio essere, la fedeltà al Signore”. Forse non negoziano alcuni valori ai quali non rinunciano; ma si tratta di valori - ha sottolineato - che alla fine sono talmente svuotati di senso da restare soltanto “valori nominali, non reali”.
Lunedì 18 novembre, Blog di Sandro Magister

Eresia in cattedra a Verona

(da La Voce di don Camillo)
Riportiamo la lettera aperta di Patrizia Stella al Vescovo di Verona e alla sua compagnia ereticale - della quale però la responsabilità è sua perché è lui l'autorità, quanto meno da un punto di vista formale - che non essendo capace di fare nemmeno una conversione ripiega invece sulla melassa relativista invitando gente di altre religioni a insegnarci quale sia la loro fede. Insomma, un po' come se Mediaset desse spazio televisivo per far pubblicità alla Rai! A questi passi di apostasia conclamata è giunta la Diocesi di Verona. Che non ci si chieda più di non giudicare i nostri pastori! Li vogliamo estromessi con infamia dai posti che occupano indegnamente! Potranno essere perdonati e relegati a posti del tutto marginali solo se si pentiranno e faranno ammenda del male compiuto. Qui non si tratta più della debolezza in stile don Abbondio di un Vescovo e dei suoi più stretti collaboratori, non si tratta solo di una caduta in un peccato momentaneo, che sarebbero perdonabili, ma della diabolica perseveranza nell'errore e nell'induzione dei propri sottomessi all'errore. Tollerare questo abominio, questa viltà, questa collaborazione col Nemico non è atto di carità cristiana ma criminale. Roma deve intervenire, castigare ed estromettere questa gente. Ne abbiamo piene le tasche della falsa carità ecclesiastica che lascia impuniti i cattivi, anzi li premia con posti d'onore e cattedre di docenza, mentre estromette i buoni che si piegano con la debolezza della propria santa obbedienza. Vogliamo un Vescovo e dei preti della tempra   di sant'Ambrogio o san Martino, capace di cacciare senza remissione gli eretici, di avere posizioni virili con le autorità civili.

Verona, 17 novembre 2013
Al Rev. Mons. Ezio Falavegna

A S. Ecc.za rev. Mons. Giuseppe Zenti,
Vescovo di Verona

Ai frati di S. Bernardino e
A tutti i fedeli della diocesi di Verona

LETTERA APERTA

FIERI DI ESSERE CATTOLICI

A nome di molte persone e associazioni che sono venute a conoscenza del programma “Proposta formativa 2013/14” organizzata dal Vicariato di Verona Centro in collaborazione coi i frati di S. Bernardino, mentre ci congratuliamo per l’interessante programma culturale offerto alla città, non possiamo tacere il nostro disappunto davanti ad una iniziativa sconcertante che si trova a pag. 28 del libretto dal titolo “Verso il Natale” e che intende offrire “una serie di riflessioni sul tema della trasmissione della fede nei mercoledì di Avvento e Quaresima” con queste parole:
  • “Vivere e condividere la fede. Le fatiche nel dire la fede, nel trasmetterla ancora, nell’accoglierla ci fanno scoprire quanto abbiamo bisogno di sentirci discepoli più che maestri, cercatori di risposte e fratelli che insieme cercano. Il percorso si articola in due momenti: la trasmissione della fede per l’Avvento e le domande del credere per la Quaresima. Nel tempo di Avvento chiederemo ad una cristiana, Donatella Abignente, a un ebreo, Amos Luzzato e a una mussulmana, Shahrzad Housmand, di raccontarci come avviene nelle tre tradizioni la trasmissione della fede, come si struttura il processo del credere”.

Ci domandiamo esterrefatti quale “fede” dovrebbero trasmetterci costoro dal momento che, oltretutto, la loro non è fede ma piuttosto religiosità? Forse la religiosità di una delle molte chiese protestanti, visto che la relatrice cristiana non si sa bene a quale

Arte sacra